La padella con il rivestimento antiaderente è uno strumento di cottura molto diffuso e molto amato. Questo perchè ci dà la possibilità di cuocere i cibi senza l’aggiunta di condimenti e grassi, inoltre la dispersione uniforme del calore rende la cottura molto più veloce e non aggressiva sulla materia prima.
Composizione e consigli di manutenzione
Le padelle di questo tipo sono di solito prodotte in alluminio e poi rivestite in teflon o altri materiali. Se usate nel modo giusto, soprattutto quelle più recenti, possono durare anche tanti anni.
La manutenzione è semplice ma precisa:
- non lasciare mai la pentola vuota sul fornello
- non tagliare mai i cibi direttamente al suo interno
- evitare l’uso di utensili di metallo e preferire quelli di legno o silicone
- preferire il lavaggio a mano
- non usare spugnette abrasive
Ad oggi per la formazione del rivestimento non vengono usati materiali dannosi o cancerogeni come in passato, infatti è bene controllare sull’etichetta che si sia sempre la dicitura “no PFOA, cadmio o piombo“. Ma nonostante questo, comunque non è positivo per il nostro organismo ingerire pezzetti di rivestimento.
Il rivestimento antiaderente più diffuso, come abbiamo già accennato è quello in teflon ma le padelle possono essere anche rivestite in ceramica e in questo caso la loro durata potrebbe essere ancora più breve. Il rivestimento di questo tipo è molto delicato, è bene perciò fare molta attenzione non tanto ai graffi perchè la ceramica è resistente da questo punto di vista, ma alle cadute o ai traumi.
Dove gettare la padella danneggiata?
Arrivati a questo punto dobbiamo separarci dalla nostra padella e gettarla nei rifiuti. Ma dove?
E’ consigliabile perciò affidarsi ai servizi di smaltimento del proprio comune. Rivolgendosi a loro si potrà contare sull’assistenza e lo smaltimento giusto. Si potrà chiamare o recarsi direttamente alla cosiddetta “isola ecologica” e lasciare lì le padelle. Oppure, se disponibile, prenotare il servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti.